Termopressa e confezionamento: la fase finale della produzione
Termopressa, etichettatura, piegamento e confezionamento sono le fasi finali del processo di produzione. Dopo il controllo della qualità, per garantire che il capo non presenti difetti o imperfezioni, si passa allo stadio conclusivo del prototipo, in Magma a cura di Christian Ferrara, Giuseppe Imbimbo, Antonio Spiniello e Gerardo Dell’Anno.
La pressa a caldo è un macchinario utilizzato per stampare su tessuto etichette o applicazioni attraverso calore e un’adeguata pressione per un certo lasso di tempo. Una strumentazione comunemente utilizzata per personalizzare abbigliamento sportivo, stampare su tessuti, applicare termoadesivi.
La termopressa è dotata di una larga piastra utilizzata per applicare calore e compressione sui tessuti che si desidera stampare o applicare.
Il timer è incorporato e consente di impostare il tempo di pressatura desiderato poi visibile sul display per una regolazione precisa della temperatura, della pressione e del tempo.
L’etichettatura è un processo che coinvolge l’applicazione di una targhetta al prodotto per mezzo di una pistola attaccacartellino. Tali etichette possono contenere informazioni come il nome del prodotto o il marchio. L’uso di un’attaccacartellino automatizza il processo di etichettatura, aumentando l’efficienza nella produzione e nella preparazione di prodotti per la vendita.
Dopo l’etichettatura, il capo passa per il piegamento, che avviene con cura per evitare pieghe indesiderate, e poi per il confezionamento. I prodotti vengono imbustati in modo appropriato pronti per la spedizione e la distribuzione.
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Magma, specializzata nella produzione di abbigliamento tecnico sportivo, e che fa della personalizzazione il suo fiore all’occhiello, è diventata, in pochi anni, azienda di riferimento per diverse squadre del territorio irpino e non solo.